Tappa: Regione Toscana
In occasione dell’incontro dello scorso 8 giugno l’assessora regionale all’ambiente, economia circolare, difesa del suolo e protezione civile Monia Monni e il direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE Fabrizio Longoni hanno analizzato i risultati della raccolta dei rifiuti elettronici toscani nel 2022 e si sono confrontati su possibili spunti operativi per incrementare i volumi di raccolta.
Nel 2022 la Toscana ha raccolto 30.196 ton di RAEE (8,24 kg/ab), un risultato molto positivo ma che potrebbe essere ulteriormente incrementato: una migliore comunicazione all’utenza e una maggiore sinergia tra enti locali, grande e piccola distribuzione e gestori del ciclo dei rifiuti sono tra le principali azioni su cui si è riflettuto a riguardo.
Per quanto riguarda i risultati della raccolta nei singoli raggruppamenti in cui vengono suddivisi i rifiuti elettronici:
- il raggruppamento delle apparecchiature per lo scambio di temperatura con fluidi (R1) ha registrato un aumento dell’1,7% rispetto al 2021 per un totale di 7.347 ton. Il dato è doppiamente positivo in quanto è in controtendenza con il calo conseguito a livello nazionale (-0,7%);
- il raggruppamento 2 (altri grandi bianchi) con 12.604 ton ha ridotto i volumi del 7,3% rispetto al 2021, ma in maniera inferiore alla flessione riscontrata a livello italiano (-9,3%);
- il raggruppamento di Tv e monitor (R3) con 4.322 ton è calato del 14,3% rispetto al 2021 e ha performato meno positivamente di quanto fatto a livello nazionale (-6,7%). La raccolta ha risentito della fine del bonus tv riconosciuto nell’anno precedente;
- il raggruppamento di IT e CE, apparecchi di illuminazione, ped e altro (R4), con 5.836 ton raccolte ha registrato una diminuzione del 5,7%, ancora una volta inferiore a quella nazionale (-7,5%);
- il raggruppamento 5 (sorgenti luminose), con un calo del -10% in linea con la media italiana, si attesta a 88 ton.
Quasi tutte le province presentano un pro capite superiore al dato medio nazionale (6,12kg/ab): Firenze, dove abita poco meno del 40% della popolazione regionale, ha avviato a corretto riciclo 8,02 kg/ab; Pistoia 12,68 kg/ab; Livorno 10,4 kg/ab; Lucca 9,54 kg/ab; Grosseto 8,22 kg/ab; Pisa 7,41 kg/ab; Siena 7,22 kg/ab; Arezzo 7,15 kg/ab; Massa Carrara 6,2 kg/ab; Prato 4,83 kg/ab.
Un altro dato rilevante evidenziato durante l’incontro riguarda la raccolta nei centri di raccolta comunali e quella nei luoghi di raggruppamento della distribuzione: nel 2022 il 74,8% dei quantitativi totali avviati a corretto riciclo nella regione è stato raccolto nei centri di raccolta comunali, mentre il 25,2% nei luoghi di raggruppamento della distribuzione.
“Credo che la prima cosa da fare per incentivare la raccolta dei RAEE sia informare i cittadini su alcuni loro diritti che ad oggi non tutti conoscono – ha detto l’assessora Monni – mi riferisco in particolare al cosiddetto ‘1 contro 1’, cioè il diritto a restituire gratuitamente a tutti i rivenditori, anche quelli più piccoli, un elettrodomestico usato quando se ne acquista uno nuovo; oppure ‘1 contro 0’, cioè la possibilità di portare direttamente ai grandi rivenditori, sopra i 400 mq, i piccoli elettrodomestici da avviare a recupero, anche senza averne acquistato uno nuovo. Questo perché per i RAEE ad uso domestico il costo del recupero è già conteggiato nel prezzo di acquisto iniziale, e quindi il cittadino lo ha già pagato. Come Regione Toscana metteremo insieme un meccanismo per informare meglio i cittadini e creare sinergie tra rivenditori, gestori del servizio pubblico di raccolta, enti locali, ARRR e ARPAT, con l’obiettivo di alzare sempre di più i livelli di raccolta dato che i RAEE sono le nostre ‘miniere urbane’, che contengono metalli preziosi e terre rare, riutilizzati per tutte le tecnologie più evolute legate alla riconversione ecologica”.
“La Toscana nel 2022 raccoglie più di 30.000 tonnellate di RAEE e ha un risultato complessivo molto superiore alla media nazionale” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “Non deve trarre in inganno un risultato in contrazione nel 2022 perché tutta l’Italia ha sofferto di questo fenomeno che ha delle cause anche direttamente addebitabili alla situazione congiunturale del Paese. Come sempre è molto interessante guardare al futuro e ai miglioramenti che possono essere attuati per raggiungere obiettivi più ambiziosi. Con la parziale eccezione del raggruppamento 3, quello degli schermi, che per dinamiche esterne ha visto un’accelerazione esagerata della raccolta, in tutti gli altri raggruppamenti si trovano ambiti di miglioramento, anche consistenti. È importante pensare che soprattutto dove la raccolta è più distante dagli obiettivi come nel raggruppamento 4, la raccolta deve essere aumentata pensando anche alla differenziazione dei conferitori”.